Dalle origini al dopoguerra

I primi insediamenti a Riccione sono datati attorno al II sec. A.C. periodo cui risalgono i più antichi ritrovamenti archeologici che danno notizia dei rapporti e dei contatti che questo popolo aveva con l’Italia e con le terre più lontane. In epoche successive, si ha notizia che nel 1260 si insedia a Riccione la famiglia fiorentina degli Agolanti, legati ai Malatesta di Rimini e dei quali rimangono tuttora i resti del castello sulle colline della città. Dal Cinquecento all’Ottocento, il territorio di Riccione si espande sul litorale, sul tratto di costa sabbiosa del quale ancora non si sapeva bene che fare, fino alla fine dello stesso secolo, quando cominciano a sorgere in quel luogo eleganti residenze. Un’impronta decisiva allo sviluppo della città si deve alla benefattrice Maria Boorman Ceccarini che contribuì al rifacimento del porto canale, alla costruzione dell’ospedale intitolato al marito Giovanni Ceccarini e all’asilo per l’infanzia che porta ancora il suo nome. La nascita del Comune di Riccione è datata 19 ottobre 1922, con Regio Decreto. Da questo momento la città comincia a delineare il suo profilo di località turistico-balneare. Benito Mussolini nel 1934 acquista a Riccione una villa che utilizza durante le vacanze e che diviene sua residenza estiva per tutto il decennio successivo. La villa, caduta in disuso e lasciata all’incursione del tempo per diversi decenni, è stata recentemente restaurata da parte del Comune ed oggi è sede di attività culturali legate alla storia, alla ricerca e alla documentazione sulla realtà turistica della Riviera. Negli anni Trenta la città conta già un afflusso medio annuale di 30.000 turisti e più di 80 strutture alberghiere che inglobano il tessuto di ville e villini dalle pregiate architetture che avevano caratterizzato la cittadina d’inizio secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Riccione come la vicina Rimini, subisce pesanti distruzioni a causa del passaggio del fronte. Terminato il conflitto inzia la lenta e faticosa ricostruzione e il delinearsi sempre più marcato della vocazione turistica, mondana e modaiola della città. Riccione, in parallelo con il turismo di massa diventa una vera e propria meta vacanziera di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport come Pelè in viaggio di nozze, Mina, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida e tanti altri. Esaurito il boom turistico del gli anni Sessanta, Riccione reinventa se stessa creando numerose occasioni di divertimento e dando vita a nuove stagioni ricche di manifestazioni ed eventi.

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